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Vendita: Castel Mella - Quadrilocale via G Villeneuve 31-85, Castel Mella

In palazzina di sole sei unità abitative, recentissima e posta nella nuova zona residenziale adiacente al parco del paese, proponiamo splendido e luminoso quadrilocale al primo ed ultimo piano. Ingresso, salone, cucina di circa 18 mq, balcone che serve il salone, 3 camere, 2 bagni, ripostiglio. Nell'interrato la soluzione è corredata da grande box e cantina. Castel Mella (“Castèl Mèlö”, nel dialetto bresciano) è un comune italiano di 11 021 abitanti della provincia di Brescia, nell'hinterland meridionale della città. Nel corso dei secoli, è stato denominato in vari modi: "Castellum Novum" (secolo XII), "Castrum Novum de ultra Mellam" (secolo XIII), "Castelnovo Bressano" (secolo XVI), "Castel Novo" e "Castelnuovo" (secolo XIX), "Castel Mella" (con regio decreto 1795/1864 di Vittorio Emanuele II).[2][3]. Castel Mella, dal punto di vista fisico, è delimitato: a nord est, dal fiume Mella; a sud est, dalla roggia Garzetta e dalla strada provinciale IX di Quinzano d'Oglio; a ovest, da due rogge, la Mandolossa e il Trolio; a nord, dalla strada statale 235 di Orzinuovi. Castel Mella, dal punto di vista amministrativo, confina: a nord est, col Comune di Brescia; a sud est, col Comune di Flero e il Comune di Capriano del Colle; a sud ovest, col Comune di Azzano Mella; a ovest, col Comune di Torbole Casaglia; a nord, col Comune di Roncadelle.Il territorio si estende a cavallo tra l'alta e la bassa pianura padana,[4] nella zona di affioramento dei fontanili[5], che danno origine a tre rogge: la Bellina Piccola e la Bellina Grande le quali, in contrada dei livelli di sotto, si uniscono per formare un'unica Roggia Bellina, che va a sfociare nel Mella; e il Fontanone, che sfocia nella Mandolossa. Nei tempi andati, le acque risorgive dei fontanili servivano per irrigare i campi, d’estate, per allagare le caratteristiche “marcite”, d’inverno, e infine per fornire energia motrice tutto l’anno a due mulini: il “Molino di Onzato” e il “Molino di Castelnuovo”. Il territorio castelmellese è bagnato anche da rogge che nascono altrove: il Trolio, la Mandolossa, la Sorbanella, la Garzetta. Infine, c’è il Vaso Pasini, fatto scavare nel 1929 dal podestà dell'epoca, per irrigare i campi situati a ridosso della sponda destra della Mella.[6]Nell’Ottocento, come risulta dalla mappa napoleonica del 1810, la popolazione di Castel Novo era dislocata in tredici “Contrade”[7]: Contrada del Castello Contrada della Piazza Contrada del Cortevazzo Contrada dei Livelli di sopra Contrada dei Livelli di sotto Contrada della Mandolossa (sulla strada per Torbole) Contrada di San Pietro di Onzato Contrada della Madonnina del boschetto Contrada del Molino di Onzato Contrada della Breda (sullo stradone per Orzinuovi) Contrada del Fienile di là della Mella Contrada di Colorne Contrada Alle Fornaci (sullo stradone per Quinzano d’Oglio) Nell’autunno del 1996, quando è nato il “Palio delle Contrade”, quelle antiche sono state ridotte a quattro[8]: la Contrada del Castello, comprendente il centro

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